L’antica comunità di Grassula


 

L’antica comunità di Grassula

 

Questa settimana con gli autorevoli indirizzi e consigli dell’amico architetto Paolo Ferruzzi, facendoci strada tra erbacce infestanti armati della nostra fedele digitale, abbiamo intrapreso un percorso instabile e sassoso alla riscoperta delle antiche vestigia di Grassera nel riese: Grassera è antichissimo insediamento abitativo tanto da figurare con “dignità” di comunitas già nel “Breve consulum pisanae civitatis” del 1162 assieme a CAPOLIVERI, MARCIANAE, JOVIS, PEDEMONTIS, CAMPI, GRASSULE ET RIVI.

In quegli anni era assai più importante dello stesso Rio che si potenziò solo alla distruzione completa di Grassera avvenuta sul far della seconda metà del secolo XVI ad opera del corsaro Dragut che completò la sua opera devastatrice per tutta l’Elba occidentale. Di queste vicissitudini piratesche esiste una lettera che il 14 aprile 1555 il Duca Cosimo dei Medici indirizzò al suo Commissario di Portoferraio: ”Il signore di Piombino, trovandosi essere state abbruciate e rovinate dall’Armata turchesca e francese le ville di Rio e Grassula… desidera di assicurare quei populi che vi sono restati il meglio che può et a’ preghi loro s’è risoluto di fortificare la chiesa del Rio”.

Questo antico centro abitato disponeva di una chiesa che identifichiamo in San Quirico. Chiesa che possiamo definire protoromantica e che, pur senza dati storici, attestiamo intorno al IV secolo come altre piccole chiese di altura del versante occidentale. (La chiesa di San Quirico porta le misure di metri lineari 5,60 x 13,98 con una curvatura di raggio del catino absidale di metri 1,80 per un totale di metri quadrati 78 circa).

Nel nostro girovagare tra antiche rovine seminascoste dalla vegetazione ci siamo imbattuti in un vecchio casale che vale la pena di menzionare in quanto è uno dei tanti casali dell'800/900 che costellavano il territorio elbano e che, ad uso stagionale di “villa”, sono stati spesso, in questi ultimi anni, alterati nella loro vera natura. Questo, come alcuni altri rimasti, dovrebbero essere presi in considerazione dai cosiddetti Enti che gestiscono il nostro territorio per essere riproposti quali ultime testimonianze di un tempo che fu...

Anche l’antica comunità medioevale di Grassera con il suo modesto agglomerato ed il vecchio casale abbandonato entrano a pieno titolo in quelle storie che fanno parte ormai di una storia dimenticata...

                                                                                                        Fabrizio Prianti




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